Screening visivo dei bambini

Patologie dei bambini

Lo sviluppo del sistema visivo postnatale avviene dai primi giorni di vita del bambino fino ai 7-8 anni d’età.
Il controllo della vista è importante in questo delicato periodo di plasticità, poiché una qualsiasi patologia coinvolgente gli occhi potrebbe avere effetti anche irreversibili.

Per un bambino è difficile comunicare un disagio visivo.

È importante quindi porre attenzione a sintomi-segni come ad esempio:

  • deviazione di un occhio
  • posizioni anomale del capo
  • convergenza o divergenza degli occhi
  • frequente ammiccamento
  • chiusura di un occhio
  • sfregamento frequente degli occhi
  • tendenza ad avvicinare molto gli oggetti agli occhi durante il gioco
  • difficoltà a scendere le scale
  • ipersensibilità alla luce
  • ritardo motorio o alterata posizione degli occhi nelle diverse direzioni di sguardo

I recenti dati statistici indicano che il 3-4% dei bambini risulta affetto da ambliopia.

Se consideriamo che in Italia nascono circa 500.000 individui l’anno, i potenziali casi di ambliopia sono circa 15-20.000 ogni anno.

Alla nascita

Alla nascita viene effettuata in diversi casi una visita ispettiva degli occhi.
Una particolare attenzione viene dedicata ai piccoli considerati ad alto rischio genetico e ai bambini nati prematuri.
Questa prima visita ha lo scopo di controllare l’eventuale presenza di malformazioni congenite o di infezioni conseguenti al parto.
Vengono quindi controllati la morfologia degli occhi e degli annessi, il riflesso rosso e la motilità oculare.

Nei primi mesi di vita

Quando il piccolo ha un’età compresa tra i 6 e i 9 mesi, in concomitanza con la vaccino-profilassi antipoliomielitica, è bene sottoporlo ad un nuovo controllo.

A questa età è possibile valutare la presenza di uno strabismo o di problemi legati alla motilità oculare, la presenza di ametropie o anisometropie importanti, le reazioni e le risposte di ogni singolo occhio oltre alla morfologia degli occhi e degli annessi.

Intorno ai 3 anni

Importante è lo screening ortottico a 3 anni d’età, poco prima dell’ingresso alla Scuola dell’infanzia.

In questa occasione vengono valutati la capacità visiva (visus o acutezza visiva) di entrambi gli occhi, la motilità oculare, la collaborazione dei due occhi e la presenza di strabismo o di ambliopia (il cosiddetto “occhio pigro“).

In quest’ultimo caso, un occhio del bambino non è stato in grado di sviluppare correttamente la sua capacità visiva a causa di qualche anomalia o di un difetto di vista importante.

La tempestività diagnostica è di fondamentale importanza in quanto, in questa fascia di età, è ancora possibile un buon recupero, che si riduce progressivamente con la crescita.

Nel caso in cui venga accertata la presenza di un difetto di vista, l’Oculista provvederà a prescrivere l’occhiale ottimale per correggerlo; in caso di presenza di ambliopia sarà necessaria una terapia (occlusione).

Intorno ai 5 anni

Quando il bimbo raggiunge l’età di 5 anni è bene sottoporlo a un ulteriore controllo.

L’Ortottista valuta quindi con precisione l’acutezza visiva del piccolo paziente, oltre alla motilità oculare e alla capacità di collaborazione degli occhi.

In assenza di particolari problemi visivi o di disturbi (mal di testa, occhi arrossati o affaticati), è consigliabile eseguire controlli periodici con scadenza biennale; con la crescita infatti aumenta l’impegno visivo del bambino e quindi la prevenzione costituisce il miglior modo per evitare che si instaurino quadri patologici.

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