Lo strabismo un disordine oculomotorio provocato da un’alterazione dei muscoli extraoculari.
I muscoli extraoculari sono in tutto 6 per occhio: 4 muscoli retti (retto mediale, retto laterale, retto superiore, retto inferiore) e 2 obliqui (obliquo superiore o grande obliquo inferiore o piccolo).
Lo squilibrio di questo sistema muscolare provoca deviazioni oculari orizzontali come esotropie o exotropie, o deviazioni verticali tipo iper o ipotropie o deviazioni torsionali oblique, che si possono quantificare con un angolo, mediante misurazioni prismatiche.
La diagnosi dello strabismo è fatta mediante esami specifici come
- il cover test
- il test del biprisma
- le stecche prismatiche
- test di soppressione
- schermo di Hess Gracis
- esame del vetro rosso e candela
- esame dell’oculomotricità (NOC, VOR, saccadi, movimenti di inseguimento lenti)
a seconda della tipologia e dell’insorgenza dello strabismo.
Gli strabismi si dividono in congeniti o acquisiti, in base all’origine si trattano con differenti terapie ortottiche come
- stimolazione della percezione visiva con occlusione
- ginnastica oculare
- correzione dello strabismo con applicazione di lenti a contatto
- lenti prismatiche
- intervento chirurgico
La scelta del trattamento si decide in base alla tipologia di strabismo ed al soggetto esaminato.
Gli strabismi possono manifestarsi in seguito a:
- nascita prematura con lesioni cerebrali congenite disturbi circolatori (ICTUS, picchi di ipertensione arteriosa) disturbi metabolici (diabete , distiroidismo)
- traumi cranici tumori cerebrali (in questi casi gioca un ruolo fondamentale la riabilitazione ortottica diretta a stimolare l’apparato neurosensoriale e neurovisivo)